Prove, premi e pronte cotture - ovvero appunti di viaggio
- Natalia Magni
- 18 giu 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Giorno 2
La Magni è ufficialmente innamorata. Non c'è nulla che non la entusiasmi, di questo soggiorno crotonese, persino le altre due compagnie finaliste sono simpatiche!
Nella fattispecie abbiamo:

Compagnia LuMaMi, da Alessandria, nelle persone di Martina Tinnirello e Luca Zilovich -con un secondo cognome impronunciabile viste le sue origini croate- due giovani artisti alti, biondi, belli, magri, che messi insieme superano di poco l'età della nostra. Ditemi cosa potrebbe esserci di peggio, eppure li adora e con loro condivide la foresteria e la cena;

Compagnia Paganelli Zappia, che non è Zappìa ma Zàppia, e che soprattutto Zàppia non c'è, ma al suo posto c'è Giorgio già-detto-Sergio Vieri, e Marta Paganelli, presente invece in tutta la sua interezza, due artisti vagamente meno giovani, decisamente meno biondi, ma altrettanto alti belli e magri, che direttamente da Pisa sono volati in terra calabra, ospiti di parenti e b&b.

Insieme si affronta l'ansia della conferenza stampa, che si stempera notevolmente quando scopriamo che le interviste video le farà tutte il Carlo Gallo mente pensante del Premio Laura Casadonte, e che al massimo ci verrà chiesto di chiacchierare di amenità varie per la gioia di fotografi e telecamere.
Ormai la famiglia si è allargata: oltre ai fratelli Antonio e Carlo Gallo, a Alessio Totaro, a Pasquale il tecnico maschio alfa, ci sono in rappresentanza del Premio: Francesco Riganello e Gregorio Mungari Cotruzzolà.
E qui Orsetta ha avuto un momento di panico: c'è un Gregorio! Solo chi ha visto o vedrà il Cottage capirà l'immensità di questo segno (per il quale rimandiamo la lettura al blog di ieri, che tratta proprio di questo).
E poi ... si prova.
Arrivati all'Auditorium dell'istituto Sandro Pertini scopriamo due drammatiche verità:

1) l'aria condizionata non funziona e ci sono circa 38 gradi. A piazzato spento.
2) la Magni non trova più tre elementi fondamentali della messa in scena, ovvero occhiali, molletta e lucidalabbra colorato. Chi non ha visto il Cottage non può capire l'importanza di questi elementi.
NDA: venite a vedere il Cottage, non so se avete capito il messaggio!
La Magni improvvisa un inno al centro commerciale che la indirizza verso quella medesima angosciante periferia dell'arrivo di ieri, che però le sembra oggi già meno postapocalittica, soprattutto quando incappa in un Auchan-OVS-Piazza Italia che le salvano la serata.
Unico inconveniente: gli occhiali sono graduati, e quando li infila non vede nulla. Avremo un'Orsetta particolarmente miope, stasera.
E forse un'attrice con qualche livido in più sugli stinchi ...
Del Premio, nel senso della serata, non parleremo, per correttezza e nell'attesa dei risultati, che arriveranno al massimo il 30 giugno.
Ma Orsetta è felice. Ha trovato un sacco di amici, e amiche che si sono riconosciute in lei, e appassionati delle sue avventure che vorrebbero sapere come vanno a finire e ai quali ovviamente non ha svelato nulla. Si è sentita parte di un gruppo, per una volta, e nella sua unica, meravigliosa, singolare individualità.
Sarà la volta buona che impara la lezione?
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